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 San Pietro a Roma: ecco le prove!

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Dario Piraino
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MessaggioTitolo: San Pietro a Roma: ecco le prove!   San Pietro a Roma: ecco le prove! Icon_minitimeLun Feb 25, 2008 5:04 pm

Secondo il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova il Santo apostolo Pietro non è mai stato a Roma, bensì a Babilonia dove avrebbe svolto la sua opera missionaria.


Lo scopo di questo loro insegnamento:


Questa "dottrina" serve a negare che la Pietro abbia realmente fondato la vera Chiesa di Cristo in quel che diventerà il Vaticano, infatti la promessa di Gesù a Pietro che avrebbe fondato la sua Chiesa tramite esso e che non sarebbe mai venuta meno, in questo modo perde di significato letterale e quindi spodesterebbe La Chiesa Cattolica dal ruolo datole da Cristo!



Prove che esibiscono i Testimoni di Geova per la loro tesi:



(1) Si evince dalle epistole del Nuovo Testamento che l'apostolo Pietro non ha mai inviato saluti dalla città di Roma, quindi li non c'è mai stato.
(2) In 1 Pietro 5:13, egli manderebbe saluti da Babilonia:"Colei che è a Babilonia, eletta come voi, vi manda i suoi saluti, e anche Marco, mio figlio."



Prove che invece dimostrano che Pietro fu a Roma:


(1)Bene, visto che la prima prova presentata dai Testimoni di Geova a loro dire sia valida, cioè che basta notare che non vi è mai alcun saluto di Pietro da Roma lo sarà anche il fatto che ugualmente non esiste mai nessun saluto dalla congregazione di Babilonia e tale congregazione non viene mai citata nel nuovo Testamento!

(2)L'espressione "Colei che è a Babilonia" non si riferisce alla città è comprensibile da come possono insegnarmi i Testimoni di Geova che la falsa religione dagli ebrei veniva additata come Babilonia, infatti nel tempo di Cristo Roma veniva indicata come Babilonia in varie scritture, e scoppiò la collera giudaica quando i romani portarono in Palestina le loro effigi sacre, portando malcontento e il detto che Babilonia era entrata nel luogo santo.
E' quindi plausibile che la frase "Colei che è a Babilonia" indichi la congregazione di Roma dentro Babilonia simbolica(come veniva abitualmente chiamata dagli ebrei)
Infatti la Bibbia Cei pone questa nota in calce :

Citazione:
"Babilonia è certamente Roma, perchè a Babilonia allora non esisteva più la colonia giudaica. Marco, l'autore del secondo Vangelo, è da San Pietro chiamato figlio perchè da lui generato alla fede e anche come suo prediletto discepolo"


(3)Alla mia obiezione che non vi siano nominate congregazioni a Babilonia alcuni TdG obbiettano che forse il territorio babilonese non abbia prodotto cristiani e che quindi Pietro fosse solo.
Ma leggendo 1 Pietro 5:1 "Perciò,agli anziani fra voi do questa esortazione,poichè anch'io sono anziano con loro..." si capisce bene che Pietro sia in una congregazione o chiesa!

(4)Nel versetto di 1 Pietro 5:12"Per mezzo di Silvano fratello fedele come lo considero, vi ho scritto in poche parole per dare incoraggiamento...."Notiamo che Pietro scrive per mezzo di Silvano, quindi in sua compagnia, ma chi è Silvano?Se leggete la nota in calce della TNM a caratteri grandi troverete la dicitura "Detto anche Sila"!(sappiamo che Sila era sempre in compagnia di Paolo!)
Per sapere qualcosa di più su Silvano basta leggere 1 Tessalonicesi 1:1"Paolo e Silvano e Timoteo alla congregazione dei tessalonicesi unti a Dio Padre e al Signore Gesù Cristo:"
Quindi vediamo che Paolo Silvano e Timoteo erano insieme scrivendo ai tessalonicesi, ma prima abbiamo visto che Pietro era in compagnia di Silvano...quindi a meno che non avessero dei voli charter possiamo dire che Pietro,Paolo,Silvano, Timoteo e Marco erano tutti a Roma!


Ultima modifica di Dario Piraino il Lun Mar 03, 2008 3:13 pm - modificato 1 volta.
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Dario Piraino
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MessaggioTitolo: Re: San Pietro a Roma: ecco le prove!   San Pietro a Roma: ecco le prove! Icon_minitimeLun Mar 03, 2008 3:12 pm

Ecco una citazione del Dott. Antonio Borrelli su San Sila o Silvano:


Citazione :
Gli Atti degli Apostoli lo citano più volte, come pure viene menzionato nelle varie lettere apostoliche sia di Paolo che di Pietro. I due apostoli lo chiamano Silvano, mentre gli ‘Atti’ lo chiamano Sila comunque è assodato che si tratta della stessa persona, e che probabilmente uno sia il diminutivo dell’altro.
Gli Atti degli Apostoli lo presentano come uno degli “uomini eminenti”, pur non specificando di quale autorità fosse rivestito nella Chiesa di Gerusalemme. Per questo viene inviato insieme a Giuda Barsabba ad Antiochia per accompagnare l’apostolo Paolo e il discepolo Barnaba, ad illustrare e raccomandare l’osservanza del decreto emesso dal Concilio di Gerusalemme.
Ad Antiochia predica in qualità di profeta, poi Giuda ritorna a Gerusalemme e Sila rimane ad Antiochia e quindi Paolo lo prende con sé come discepolo nel suo secondo viaggio apostolico. Percorrono la Siria, la Cilicia, la Licaonia, la Frigia, la Galazia, la Misia e arrivano a Troade. Da lì salpano in Europa a Samotracia,
Neapoli e Filippi; qui sono arrestati e messi incatenati ai ceppi, ma liberati miracolosamente, vengono rilasciati con onore.
Il viaggio prosegue per Tessalonica dove Paolo predica per tre sabati nella sinagoga agli ebrei, poi Berea, Atene, Corinto dove sostano per 18 mesi, poi le strade secondo gli Atti si dividono, Paolo conclude il suo viaggio ad Antiochia, mentre di Sila insieme a Timoteo, che si era aggiunto nelle ultime tappe, non si hanno più notizie.
Ricompare verso il 63 o il 66 con Pietro a Roma e lo aiuta a scrivere la sua lettera Enciclica a varie Chiese dell’Asia. Secondo gli Atti Silvano era cittadino romano come Paolo. I vari storici susseguitesi lo hanno inserito nei Sinassari bizantini e nei martirologi in date diverse, il Martirologio romano lo accoglie al 13 luglio, conformandosi a due precedenti cataloghi.
Viene accennato che Silvano avrebbe concluso la sua vita con un martirio in Macedonia. Le reliquie secondo gli ‘Acta Sanctorum’ furono traslate nel 691 a Thérouanne in Francia, dove fu a lungo venerato fino alla distruzione della Cattedrale nel 1553 ordinata da Carlo V.


Autore: Antonio Borrelli
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Dario Piraino
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MessaggioTitolo: Re: San Pietro a Roma: ecco le prove!   San Pietro a Roma: ecco le prove! Icon_minitimeMer Mag 26, 2010 1:03 pm

Altra ricerca (questa non mia) molto interessante!


PIETRO A ROMA


Il CD dei TG pensa di scalfire la verità dottrinale sul Papato aggirando l'ostacolo. Dimostrando cioè che Pietro non sarebbe mai venuto a Roma. Se questo fosse vero, ne conseguirebbe che i Papi, tutti Vescovi di Roma, non potrebbero reclamare per sé il legame con le origini, ovvero essere depositari della successione apostolica. Ebbene il nostro intento qui sarà solo di dimostrare che il CD, per sostenere questa sua tesi, bara, inganna. Quindi non faremo ricorso alle varie e decisive testimonianze storiche, letterarie e archeologiche, che dimostrano che Pietro è venuto a Roma e quindi depongono per la successione apostolica incentrata sui Vescovi di Roma (che, essendo successori di Pietro, fanno da Papa, da Pastori universali) ma osserveremo che la prova che il CD propone per la sua tesi è fasulla, perfino da presa in giro. Ci è di guida il libro, già citato di L. MINUTI I Testimoni di Geova non hanno la Bibbia, Coletti, che tratta della "prova" geovista nelle pagine 112-116, con documentazione dei testi geovisti alla pag. 193 (DOC 100 e 101). In buona sostanza il CD, in Ragioniamo p. 381, avanza la tesi che quando S. Pietro, nella sua lettera, dice che si trovava a Babilonia stesse davvero là e non a Roma (criptata sotto quel nome per evitare ulteriori persecuzioni) come è parere di tutti gli interpreti. E sostiene questa tesi appoggiandosi a questa considerazione:

1) - che Pietro stesse alla vera Babilonia (quella sul Tigri ed Eufrate) «era coerente con l'incarico affidatogli di predicare ai giudei (come indicato in Galati 2:9), dal momento che Babilonia ospitava una folta comunità ebraica.» Ma, per parare l'obiezione storica (il che dimostrerà che il CD insulta anche le verità storiche!) che Babilonia a quel tempo era un cumulo di rovine e perciò non poteva ospitare una "folta comunità", il CD addita la seguente "prova":

2) - «l'Encyclopaedia Judaica (Gerusalemme, 1971, Vol. 15, col. 755), parlando della stesura del Talmud Babilonese, menziona le "grandi accademie (del giudaismo) a babilonia" durante l'era volgare.» Il che non si sa se definirlo sconcertante o umoristico! Il ragionamento è questo: l'Enciclopedia suddetta attesta che la stesura del Talmud Babilonese (cosi definito poiché ve n'è anche uno Palestinese), opera ciclopica che ha richiesto l'intervento dei migliori cervelli, è indice certo della esistenza delle "grandi accademie del giudaismo"; e queste, a loro volta, sarebbero indice certo della presenza della "folta comunità ebraica", giacché per avere molti cervelli, crema della popolazione, ci vuole una popolazione molto vasta! Questo il nerbo della prova. Senonché...

Senonché, come dimostra chiaramente di sapere il CD per averlo scritto in epoca precedente a "Ragioniamo" (che è del 1985), l'epoca della stesura del «Talmud babilonese risale al 420 d. C.»!!! Lo troviamo scritto nel libro geovista intitolato

"Preparato per ogni opera buona", pag. 75, opera del 1960). Cioè Pietro sarebbe stato a Babilonia sul Tigri-Eufrate nel V secolo!

La presa in giro ovviamente sta nell'aver collocato allegramente la stesura del Talmud "durante l'era volgare" e non al suo posto preciso. L'era volgare non va da Cristo ad oggi? Che ne dite? Se questa del CD è logica non ci sarà lecito fare anche noi un ragionamento analogo imparando dal CD? Proviamo... Potremmo sostenere che l’Apostolo Paolo è stato in America perché la Città di San Paolo non sarebbe venuta su senza un forte impulso di fede che solo la presenza fattiva dell'apostolo Paolo poteva dare. Ed è coerente che sia stato così, giacché quella città è stata appunto costruita in America "durante l'era volgare"!

Di qui la domanda nasce spontanea: dobbiamo fare i nostri complimenti a Pietro per la sua longevità o piuttosto dire al Corpo Direttivo: "Guarda che tu la sai lunga ma non la sai raccontare'!"?


Tratto da:
http://www.infotdgeova.it/pacebene.htm" target="_blank
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