Dario Piraino Admin
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| Titolo: Anziani di Seveso proteggono pedofilo Testimone di Geova Mer Apr 14, 2010 10:10 pm | |
| FEDE E LEGGI Proteggere il colpevole prassi inaccettabileGLI anziani dei Testimoni di Geova di Seveso, nascondendo e proteggendo un padre che ha ripetutamente stuprato la figlia, dandogli una condanna soltanto religiosa (una breve sospensione), dicono di applicare lo statuto della loro comunita'. E allora sono inaccettabili quello statuto e quella comunita'. Perche' di fronte ad un reato intollerabile - com'e' la violenza sessuale di un padre sulla figlia, per di piu' minorenne - reagisce commettendo altri reati: protegge un colpevole, non lo consegna alla magistratura, ostacola l'indagine, e una volta che questa e' giunta in possesso dei documenti-prova, la comunita' li richiede indietro, come atti religiosi che non appartengono allo Stato. La comunita' dei Testimoni di Geova, agendo cosi', diventa corresponsabile di quella violenza carnale, e diventa la nemica principale della bambina (13 anni) che ha bisogno di giustizia: e' come se la bambina fosse stata violentata, oltre che dal padre, da tutti e tre quegli anziani, che hanno poco piu' di quarant'anni. Certamente nel padre, frequentatore della comunita', ha agito, lo sappia o no, spingendolo verso questa condotta snaturata, anche il sentirsi chiuso in una morale a parte, in una legge diversa, in uno Stato a se'. E cosi' che viene a configurarsi la comunita' dei Testimoni di Geova, scoprendo un reato abietto e giudicandolo in segreto e a modo suo: diventa qualcosa che sta sopra lo Stato, fuori dello Stato, con i suoi tribunali, i suoi giudizi: una zona extra legge. E questo non e' un , nella storia dei Testimoni di Geova: e' una costante. Una lunga serie di scontri frontali con lo Stato, su temi della massima gravita', mostra che essi tentano di costruire una nicchia governata solo dalla loro religione, con l'espulsione della nostra legge. I temi sono quelli della vita e della morte. Del dovere del medico di salvare. Del diritto del malato a guarire. Quando il malato e' un figlio e ha bisogno di una trasfusione, i testimoni di Geova si oppongono regolarmente, perche' la loro religione non permette la trasfusione. E cosi' sacrificano la vita del figlio, magari piccolissimo, alla loro ideologia. I medici si trovano in questa morsa: o salvano il figlio, ma vengono denunciati dai suoi padri; o obbediscono ai padri, ma vengono denunciati dalla magistratura per omicidio colposo. Per la legge, chi ha il dovere e il potere di impedire un evento dannoso e non lo fa, diventa autore di quell'evento. Il medico che non fa la trasfusione, uccide. E il magistrato che non punisce chi ha violentato e chi ha nascosto, e' come se violentasse. Ma non si puo' continuare a inseguire i casi singoli, e abbandonare ogni volta l'ospedale, il tribunale, la stazione dei carabinieri a capire, orientarsi e decidere. Il problema va risolto a monte: in uno Stato dove i medici hanno l'obbligo di salvare tutti, e i giudici di condannare gli stupratori, i Testimoni di Geova, per restare, devono rispettare quegli obblighi. Come ogni altra religione. Percio' non ha senso affrontare il caso di Seveso. Ha senso affrontare il caso dei Testimoni di Geova, una volta per tutte. Ferdinando Camon Fonte : http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1612481 | |
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